inglese nel mondo

I 5 motivi che hanno reso l’inglese la lingua più parlata nel mondo

In una società globalizzata la lingua inglese è oramai considerata indispensabile. Si stima che sia la prima lingua per 1,348 miliardi di persone e che superi perfino il cinese. Ma come si è arrivati a questa diffusione planetaria? Le ragioni di questa immensa popolarità sono molteplici.

Vediamo insieme le prime cinque.


1. Egemonia dell’Impero Britannico

Con l’impero coloniale britannico ha avuto inizio la diffusione dell’inglese come “idioma principale” a livello continentale. Dal 1837 con la regina Vittoria, sovrana dell’epoca, nacque ufficialmente e si consolidò l’Impero Britannico, dando vita a un sistema politico economico e sociale, forte al punto da essere ricordato come il periodo rappresentativo dei “veri valori britannici”.


2. Sviluppo del commercio nei Paesi dell’Impero.

All’inizio del ‘600 Grazie anche alle colonie americane, l’Inghilterra godeva di un’espansione commerciale sempre più rilevante. Gli straordinari traffici commerciali diventarono nel corso degli anni il fulcro principale di tutto il commercio navale da una sponda all’altra dell’Oceano Atlantico. I guadagni ottenuti venivano poi reinvestiti in piantagioni e attività andando ad ampliare e a ottimizzare i profitti ottenuti. 
Un altro importante fattore propulsivo dello sviluppo economico del Regno Unito e della diffusione della lingua inglese fu nel 1882 l’occupazione militare del Canale di Suez. Questo passaggio fu fondamentale per velocizzare e favorire i collegamenti con paesi come la Nigeria, il Sudan, il Kenya, il Sud Africa, ricchi di materie prime metallurgiche ed alimentari.  Ampliamento del mercato e sviluppo commerciale hanno reso possibile l’esponenziale rafforzamento del potere politico britannico nel mondo.


3. Guerre Mondiali e supremazia del mondo anglosassone.

I due conflitti mondiali hanno imposto nei periodi di pace il modello anglosassone.
Gli aiuti economici, di cui gli americani si sono fatti promotori dopo le guerre mondiali, hanno varcato e superato le sponde atlantiche, sollecitando una raccolta di consensi e dando anche il via una colonizzazione culturale, oltre che commerciale. La musica, i film e le serie TV sono diventati dei veri e propri cult di riferimento e lo sono ancora oggi. La cultura americana ha sempre rappresentato e rappresenta un esempio di forza, energia e successo.


4. Sviluppo del pensiero anglosassone nel marketing, nella comunicazione, nelle scienze, nell’informatica.

Il pragmatismo anglosassone ha prodotto modelli imitativi anche nel marketing e nella comunicazione. Il lessico tecnico (target, brief, customer care, solo per fare alcuni esempi) è stato quindi adottato da tutti quei Paesi che ne applicavano metodi e strumenti.
Negli ultimi secoli l’inglese si è imposto poi come lingua comune nelle scienze e nell’informatica diventando primario strumento per l’utilizzo della rete digitale progettata, ricordiamolo, nella quasi totalità da ricercatori e sviluppatori inglesi e americani, seppure il microprocessore sia frutto del genio italiano Faggin.


5. Frequente utilizzo di terminologia inglese in un mondo sempre più globalizzato e informatizzato.

Marketing, mondo digitale, intrattenimento sono oggi ricchi di termini inglesi. Aspettiamo per gli sconti il black friday, magari acquistando online, in e-commerce, durante un coffee break.
Come si può vedere, non è raro imbattersi in termini inglesi che possono essere utilizzati più o meno in modo appropriato.


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