Usare termini italiani per usare meglio l’inglese

Usare l’italiano o l’inglese in una mail o in una conversazione può avere aspetti positivi e negativi. Di certo, a volte, dietro al termine inglese si può nascondere un equivoco anche sul significato reale in italiano.

Il 22 marzo 2021 è stata presentata alla Camera e al Senato una petizione con una proposta di legge per la tutela dell’italiano a causa dell’abuso dell’inglese, secondo quanto sancito dall’articolo 50 della Costituzione. Questa iniziativa ha avuto una grande eco sulla stampa, soprattutto attraverso la tabella “Trenta parole” per cui potremmo usare l’italiano.


Il punto di vista di Selfienglish.

L’obiettivo di Selfienglish è portare gli allievi a migliorare il loro utilizzo della lingua inglese. Questo però, come detto in un precedente articolo, è un obiettivo arduo se non conosco bene i termini e il significato nella lingua italiana. Pensiamo ad esempio all’uso, ormai popolarissimo, del termine smart working. Nel 90% dei casi si tratta di tele-lavoro da casa, quindi di home working, senza tutte le caratteristiche necessarie, documentate da manager, esperti, sociologi (e di recente anche dal legislatore) che definiscono lo smart working.


Trenta parole o forse molte di più.

La tabella delle trenta parole, come ogni immagine con caratteristiche di infografica, è servita a ottenere la viralizzazione del messaggio sul web. La nostra impressione è che siano molte più numerose le occasioni in cui poter usare l’italiano, la quarta lingua più parlata al mondo. L’argomento non è secondario perché conoscere meglio l’italiano mi aiuta a conoscere meglio l’inglese e viceversa.


L’inglese non è un modo per qualificarsi meglio.

Anche se la scienza, la ricerca universitaria, il giornalismo più autorevole derivano da paesi anglosassoni, l’inglese non deve essere un modo per “sedurre” l’interlocutore e aumentare l’importanza del messaggio. Quello che caratterizza un messaggio di qualità è, in primo luogo, il contenuto e, quasi a pari merito, la forma in cui lo si esprime. McLuhan aggiungeva a questi due elementi il contenitore (il media è il messaggio). Resta tuttavia necessario, per esprimersi, conoscere la lingua italiana, a tutto vantaggio degli studi più o meno avanzati che potremo mettere in pratica in inglese.


La pensi anche tu così? Quali altri termini ritieni necessario includere nella tabella?